Il cambiamento ama il silenzio
"Action speaks louder than words." - "Le azioni parlano più forte delle parole.” – Proverbio Inglese
Succede spesso.
Un amico, un collega, qualcuno che non senti da un po’ ti scrive o ti dice, con la voce carica di buoni propositi:
“Da lunedì cambio tutto. Sveglia presto, dieta, palestra, ordine nella vita. È ora di rimettersi in carreggiata. Il 2025 è l’anno della svolta!”
Lo dicono con convinzione, quasi con fierezza.
E tu annuisci, li incoraggi. Li capisci. E ti senti anche un po’ partecipe.
Perché anche tu, almeno una volta, l’hai fatto.
Sicuro, soprattutto il primo dell’anno!
Ma ormai, a quelle promesse non ci crede più nessuno. Né noi stessi, né gli altri.
Io l’ho fatto. Mille volte.
Ogni volta che mi sono sentito un po’ fuori rotta, stanco di me stesso, annoiato da una quotidianità sempre più soffocante, affamato di svolta.
Mi basta dirlo ad alta voce, scriverlo da qualche parte, raccontarlo a un amico… e subito mi sento meglio.
Ma poi?
Passavano pochi giorni, e tutto tornava com’era.
E resto lì, con quella sensazione appiccicosa addosso:
“Ancora una volta, parole. Solo parole.” - Noemi
Ti suona familiare?
È la gratificazione che ti frega
Si chiama gratificazione anticipata.
È quella scarica di approvazione che ricevi quando annunci qualcosa di “figo”.
Un applauso mentale, uno sguardo ammirato, un “wow” anche solo immaginato.
92 minuti di applausi
È come se il cervello dicesse: Bravo, hai avuto l’idea giusta!
Peccato che si fermi lì. L’idea prende il posto dell’azione.
E tu ti senti già un po’ “arrivato”… quando in realtà non hai nemmeno cominciato.
Mi è successo con la scrittura di questa newsletter. Con il Cammino di Santiago. Con il mio canale YouTube. E con quel progetto che porto nel cuore dal 2018.
Appena ne parlavo con qualcuno… si sgonfiava tutto.
Il bisogno di farlo svaniva con le parole.
C’è chi dice: “Dillo, così prendi un impegno pubblico, ti motiva, è una riprova sociale.”
Sarà!
Io non funziono affatto così.
E tu?
Condividi e ti ammosci… o condividi e vai come un treno?
Sto provato un altro modo
Qualche mese fa ho iniziato a cambiare alcune cose che mi stavano strette.
Condividere idee e progetti con amici, colleghi, persone online per me è sempre stato naturale. Serve feedback, confronto, visione esterna.
Ma ogni volta… finivo vittima della gratificazione anticipata.
Così ho deciso di provare un approccio diverso.
Niente più dichiarazioni.
Niente entusiasmi su “farò questo, farò quello”.
Solo gesti minuscoli, nascosti, costanti.
Non ho detto a nessuno che stavo cambiando alcune abitudini.
Non ho raccontato a nessuno su cosa stessi lavorando.
Ho semplicemente iniziato.
Ogni mattina mi sveglio e faccio la mia piccola parte.
Piccola, silenziosa, ma diretta lì… verso la mia direzione.
E sai una cosa?
Qualcosa stava cambiando. Non fuori. Dentro.
Nel modo in cui mi guardavo allo specchio.
Nel modo in cui parlo a me stesso.
Nessuna ansia, nessun “e se non ci riesco?”.
Nessun “cosa penseranno ora?”.
E poi, un giorno…
Stavo prendendo un caffè con un amico che non vedevo da un po’.
A un certo punto mi guarda e dice:
“Oh, ma che ti è successo? Sei dimagrito? Stai facendo palestra? Ti vedo le spalle più grosse.”
All’inizio ero un po’ imbarazzato.
Così ho sorriso e ho detto la cosa più semplice e vera che potessi dire:
“Sto facendo palestra da un po’, con un personal trainer.”
Ed è lì che ho capito una cosa:
Condividere le esperienze dopo, quando le stai già vivendo, è più bello.
Più profondo. Più vero.
Perché non condividi più solo un’idea sulla carta.Ma un percorso. Una trasformazione reale.
Le promesse non servono. Servono i passi.
Quello che sto imparando è questo:
Le promesse, i proclami, le frasi da agenda motivazionale… servono solo se ti danno forza. Ma se ti danno soddisfazione prima del risultato, ti sabotano.
Il cambiamento vero si nutre di silenzio, di costanza invisibile, di passi piccoli, ripetuti, senza testimoni.
E poi, un giorno, la gente se ne accorge.
Ma tu sei già oltre, perché non stai cercando applausi.
Stai scalando la tua montagna, passo dopo passo.
Agisci. In silenzio.
Se c’è una cosa che mi porto dietro oggi è questa:
quando vuoi davvero cambiare, non devi convincere nessuno. Nemmeno te stesso.
Devi solo iniziare.
Un giorno dopo l’altro, senza dirlo, fino a quando non avrai più bisogno di parole.
Se ti va di parlarne o di raccontarmi la tua esperienza, scrivimi o prendiamoci un caffè virtuale.
Puoi prenotare qui: https://tidycal.com/andreacesaro/pausa-caffe-con-andrea
Mi farebbe davvero piacere scambiare due chiacchiere in una pausa di 15 minuti.
A presto,
Andrea
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Caro Andrew sposo in pieno questa tua nuova visione e trovo che sia un bel cambio di prospettiva. A proposito di citazioni, da circa un annetto seguo questa sorta di “mantra”: follow your plan, not your mood. In qualche modo sento di collegarla alla tua riflessione quando parli dei piccoli passi silenziosi, è lí che si costruisce il vero cambiamento.